Procida capitale della cultura 2022

Il MiBact ha dichiarato Procida Capitale Italiana della Cultura 2022.

Ciò significa che nel 2022 i riflettori saranno puntati su 44 progetti culturali e 150 eventi distribuiti in 300 giorni di programmazione. Saranno presenti 350 artisti provenienti da 45 paesi diversi e il coinvolgimento nella realizzazione degli eventi stessi coinvolgerà oltre 2000 cittadini. 7 luoghi simbolo dell’isola vivranno una nuova vita grazie a questo riconoscimento.

La proclamazione è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini alla presenza dei sindaci delle dieci città finaliste: Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto ,Trapani,Verbania,Volterra; tutte città piene di bellezza e di valori. Ma tra tutte, quest’anno, è stata Procida a distinguersi, ed è un segnale non solo per Procida, ma per tutte le città del Golfo.

“Nel 2022 torneremo alla normalità – ha detto il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, Dario Franceschini – e la cultura e il turismo torneranno importanti e forti come lo erano prima della pandemia. Il concepimento della Capitale Italiana della Cultura, che risale al 2014, determina un percorso di valorizzazione di tutte le città oltre quella vincitrice, mettendo in moto un meccanismo virtuoso e attrattivo. Raccolgo l’invito del Presidente Baia Curioni a trovare anche un meccanismo che premi non solo le vincitrici città ma anche i nove finalisti”, ha concluso Franceschini.

Le ragioni che hanno portato alla scelta di Procida Capitale della Cultura per il 2022 sono varie: “Il contesto del sostegno locale e regionale, pubblico e privato, è ben strutturato; la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria; la dimensione laboratoriale che comprenda gli aspetti sociali della diffusione tecnologica è importante per tutte le isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole del Mediterraneo”. Significativa è anche la valutazione del progetto, che “potrebbe determinare, grazie alla combinazione di questi fattori, un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per processi sostenibili di sviluppo su base culturale delle realtà insulari e costiere del Paese”. Il progetto è capace anche di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà isolana si estende, come augurio per tutti noi, al Paese nei prossimi mesi.”

Queste parole hanno dato il via ad una straordinaria riqualificazione, che interesserà l’intero territorio isolano fino alla fine di quest’anno, i cui segni, però, rimarranno indelebili – nella storia dell’isola di Procida – per gli anni a venire.